Il saldatore a filo è un professionista specializzato nell'unione di due elementi attraverso la fusione ad alte temperature. Questo processo viene eseguito principalmente su materiali metallici come acciaio, alluminio, ferro, rame, piombo e leghe metalliche, ma può essere applicato anche a materie plastiche.

Le mansioni di un saldatore a filo includono:

  • Preparazione delle superfici da saldare: levigatura dei bordi con la smerigliatrice, smussatura, pulizia e bloccaggio (tramite morsetti o puntature) nella posizione desiderata.
  • Scelta del metodo e degli strumenti più adatti per realizzare la saldatura, a seconda dei materiali, delle dimensioni dei pezzi e delle finalità del lavoro.
  • Realizzazione della saldatura, con o senza materiale d'apporto, fondendo i metalli grazie al calore sprigionato da resistenze, elettrodi, miscele di gas o laser.
  • Controllo del cordone di saldatura per verificare l'assenza di fratture (cricche), difetti o imperfezioni, rimozione delle scorie con martellina e spazzola, e test della tenuta della lavorazione.
  • Verifica tramite calibri, micrometri, comparatori e altri strumenti di misura che la saldatura rientri nei parametri specificati nel progetto ed effettua un controllo qualità.
  • Compilazione della modulistica necessaria per registrare le varie operazioni svolte.
  • Manutenzione della saldatrice (a filo continuo, a filo animato, a elettrodo ecc.) e di tutti gli strumenti e macchinari che usa nelle diverse fasi del lavoro.
  • Controllo e conduzione delle macchine utensili automatiche come i robot di saldatura e le linee di saldatura CNC.

Inoltre, il saldatore deve essere in grado di interpretare correttamente la documentazione tecnica per eseguire il lavoro, controllare la preparazione del giunto se cianfrino, aria e spalla siano idonei al procedimento e alla WPS, conoscere i materiali di apporto, il materiale base e relativa preparazione (es. riscaldamento del giunto, interpass, ecc.), controllare la saldatura da una passata all’altra perché non abbia imperfezioni o fratture (chiamate tecnicamente “cricche”) o soffiature, che andrebbero a gravare su eventuali CND, attenersi sempre alla WPS e rispettare materiali, temperature, pre-riscaldo e dimensioni della saldatura, numero di passate e relativa sequenza.

Per diventare un saldatore certificato, è necessario frequentare un corso specializzante e ottenere un patentino per saldatore. La formazione parte con un corso specifico, che cambierà in base alla tipologia di saldatura per cui si vuole specializzare.