L'industria conciaria italiana è un settore di grande importanza, con oltre 18 mila addetti e più di 1.100 aziende. Questo settore genera un fatturato annuo di 4,6 miliardi di euro, di cui il 70% è destinato all'export. È considerata leader mondiale in termini di valore (63% a livello UE, 24% sul totale mondo), e livello di internazionalizzazione.

Le attività professionali in questo settore sono molteplici e variegate. Le mansioni possono includere la lavorazione delle pelli, la produzione di cuoio e la fabbricazione di prodotti in cuoio e pelle. Queste attività richiedono un alto grado di competenza tecnica e una profonda conoscenza dei materiali e dei processi.

In Italia, l'industria conciaria è concentrata principalmente in due distretti: il distretto veneto e il distretto toscano.

Il distretto veneto, situato nella valle del Chiampo (Vicenza), è uno dei maggiori distretti conciari del mondo e il più importante in Italia per produzione e numero di addetti. La produzione in quest'area rappresenta oltre metà del totale nazionale. Le imprese qui presenti sono all'avanguardia nell'automazione e standardizzazione delle fasi di processo.

Il distretto toscano, che comprende vari comuni tra cui S. Croce sull'Arno e Fucecchio, raggruppa il maggior numero di aziende. Le concerie locali si caratterizzano per l'elevato grado di artigianalità e flessibilità delle produzioni, primariamente destinate all'alta moda.

Per supportare lo sviluppo del settore, esistono anche istituti come il Politecnico del Cuoio, che offre programmi di formazione per accrescere il know-how interno delle aziende del comparto conciario e favorire la nascita e il potenziamento di nuove figure professionali altamente specializzate.