La fusione di metalli non ferrosi è un processo industriale che coinvolge la lavorazione di metalli come l'alluminio, il magnesio, il rame e le loro leghe. Questa attività professionale può essere suddivisa in diverse mansioni specifiche, tra cui:
Fusione e lega di metalli non ferrosi: Questo processo implica la fusione di metalli non ferrosi a temperature elevate per formare un liquido che può essere poi versato in stampi per creare componenti metallici. La capacità di fusione per il piombo e il cadmio è superiore a 4 Mg al giorno, mentre per tutti gli altri metalli è superiore a 20 Mg al giorno.
Produzione di prodotti di recupero: Questa attività riguarda la raccolta e il riciclo di scarti metallici per produrre nuovi materiali.
Funzionamento di fonderie di metalli non ferrosi: Questo ruolo implica la gestione delle operazioni quotidiane di una fonderia, compresa la manutenzione delle attrezzature, la supervisione del personale e l'assicurazione della sicurezza sul posto di lavoro.
Risoluzione dei problemi di fusione: Durante la fusione, possono sorgere vari problemi che possono influire negativamente sulla qualità della fusione, come difetti di ritiro, porosità del gas e inclusioni di ossido. È quindi necessario avere competenze per identificare e risolvere questi problemi.
Controllo della qualità: Questo ruolo implica l'ispezione dei prodotti finiti per assicurarsi che soddisfino gli standard di qualità stabiliti.
Conformità ambientale: Le industrie dei metalli non ferrosi devono rispettare le normative ambientali, come la direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio. Questo include l'implementazione delle migliori tecniche disponibili (BAT) per minimizzare l'impatto ambientale.
Sviluppo e implementazione di nuove tecniche: Questo ruolo implica la ricerca e lo sviluppo di nuove tecniche e tecnologie per migliorare l'efficienza e la sostenibilità del processo di fusione.